News dai Social Media
Lara Lago è una giornalista di SkyTG24 che conduce la rubrica Caro Corpo e una creator digitale che sul proprio canale instagram (@lara_lake) cura una rubrica personale la “G-rassegna Stampa, la rassegna delle notizie grassofobiche”.
In questa rubrica Laura denuncia e spiega la grassofobia sui social e sulla stampa condividendo articoli di stampo grassofobico da diversi giornali [La pancia di JLo – Stefania Nobile e lo scioglipancia – I bodyscemi di Dagospia – etc]
In particolare, secondo Laura, la più grave manifestazione di grassofobia perpetrata dai mass media è la scelta come testimonial della body positivity di personaggi pubblici che non possono affatto rappresentare i corpi non corformi. E’ il caso, ad esempio, di Chiara Ferragni dopo il parto o di Belen Rodriguez che si mostra con 4 Kg in più con il costume.
Attraverso questi articoli, TV e giornali si lavano soltanto la coscienza e affrontano il tema dei “corpi grassi” solo in maniera superficiale. Anzi, inducono la gente a considerare grassa anche una persona vip e già icona di bellezza, già privilegiata in società, che ha solo 10 kg in più.
E falsano ulteriormente la percezione (e l’opinione) della gente nei confronti di chi di chili in più ne ha 30-40-50, come è accaduto nel caso della cantante americana Lizzo che pure si impegna per diffondere messaggi positivi sul corpo (qui in un ariticolo di Dagospia).
“Se non ci fossero i social, si vedrebbe ancora meno gente grassa in giro e si sentirebbe ancora meno gente grassa parlare“, sostiene Lara. Ad esempio, senza il rumore fatto finora non si sarebbe vista – probabilmente – gente in sovrappeso o grassa nelle pubblicità di prodotti comuni (gli assorbenti igienici, per esempio)
QUI il profilo Facebook di Lara
QUI il suo canale Youtube
QUI una serie di contenuti video
Giulia Paganelli è un’antropologa, scrittrice e storica. Si occupa di tutto ciò che riguarda il Corpo e le pratiche discorsive e dinamiche cognitive che ne derivano. Partendo da streghe e mostri per arrivare alle non conformità contemporanee con un focus specifico sui corpi grassi e la discriminazione grassofobica, attraversa e analizza storie, rappresentazioni e stereotipi.
Scrive di Corpi e di Storie per The Italian Review, per Storytel e sul suo profilo Instagram @evastaizitta. Nel 2023 le è stato conferito il premio per il Miglior prodotto digital ai Diversity Media Awards.
Sulla scelta del nome EvaStaiZitta per il suo profilo Instagram, ha dichiarato: “Eva non è stata solo la prima donna, e non è stata solo la prima donna a essere incolpata dei peccati dell’uomo. Eva è stata la prima donna a essere redarguita perché mangiava, ed era pure una mela. Il punto del mio nome era ironico, però in effetti è proprio così. In quell’episodio della Genesi secondo me c’è tutto quello che serve per spiegare un sacco di cose”.
E ancora: “La prima donna ad essere stata sgridata per aver mangiato era stata Eva. Era una pietra angolare del nostro sistema culturale. Quella mela, e l’azione di Eva di decidere cosa mangiare, ha fatto scaturire la conoscenza del Bene e del Male del mondo, e certo c’era anche un’autodeterminazione in Eva che a me interessava molto. Questa è stata la genesi di @evastaizitta, e il mio obiettivo è mettere in condivisione strumenti e conoscenze in modo accessibile, affinché le persone possano tracciare i propri percorsi, con dei tempi che i social network non hanno, ma che ho scoperto possono esistere lo stesso”.
Dalila Bagnuli è nata a La Spezia nel 1999. ha vissuto a Milano, dove si è trasferita per studiare Scienze della Comunicazione, attualmente è tornata a vivere a La Spezia.
È scrittrice femminista e creator digitale. Nel 2020 ha aperto una pagina Instagram per raccontare il suo corpo e sensibilizzare sul tema della pressione estetica. Col tempo, quel progetto iniziale si è arricchito di tantissimi altri contenuti: a luglio 2023 è sbarcata su YouTube e Spotify con il suo podcast/evento a teatro Sono PIENA! Il podcast che alza la voce.
Nello stesso anno ha pubblicato il suo primo libro, dal titolo Anti Manuale della Bellezza seguito da Diario non conforme. Dai voce alla tua storia.
Nelle sue interviste racconta di aver cominciato a sentirsi sbagliata quando aveva 8 anni e giocava a fare la modella con le sue amiche, precisamente quando una delle sue amiche l’apostrofò dicendole che non poteva sfilare col sederone che aveva! Da quel momento, racconta, fece di tutto per dimagrire, anche in maniera esasperante, fino a quando, guardandosi allo specchio si è detta: “sono una persona grassa!” e ha deciso di aprire un profilo Instagram per raccontarsi e per incoraggiore le persone con corpi non conformi a non farsi abbattere dagli imperanti canoni estetici.
Ad oggi il suo profilo Instagram conta oltre 33.000 followers.
QUI un’intervista relativa al libro Anti Manuale della bellezza
QUI una sua intervista a Vanity Fair
QUI un suo contenuto video
Edoardo Mocini è un Medico Specialista in Scienza dell’Alimentazione ma è anche un Content Creator impegnato sul web a destrutturalizzare la Diet Culture e a combattere la Grassofobia.
Nel suo profilo Instagram, infatti, non suggerisce diete nè trucchi “magici” per perdere peso bensì sostiene che la nostra salute e, di conseguenza la nostra qualità di vita dipende da un rapporto sano e piacevole col cibo.
E’ autore del libro “Fatti i piatti tuoi“, in cui parla di scienza e medicina, di stereotipi da abbattere, di assiomi duri a morire, di grandi inganni (le diete), di false credenze (un corpo grasso è un corpo malato).
Definisce questo libro come un un alleato per tante persone con corpi grassi che soffrono o hanno sofferto di disturbi del comportamento alimentare (o entrambe le cose) e scrive: “Esiste una storia non detta sui corpi grassi e in generale sui corpi di coloro che da tutta la vita soffrono per il rapporto con il proprio peso e la propria forma fisica. Una storia di persone senza alleati, solo nemici. Una storia di discriminazione in cui vedo anche un piccolo pezzo di me e della mia vita.
Una storia che si scontra contro il muro nel quale io, come medico, vorrei provare a fare breccia, perché penso invece che sia una storia che deve essere ascoltata.”
QUI trovate un suo video sulla Diet Culture
QUI un’intervista sul cibo come felicità
QUI un contenuto video relativo al libro “Fat Shame – Lo stigma del corpo grasso” di Amy Erdman Farrell
Belle di faccia è un progetto nato nel 2018 su Instagram, diventato poi un’associazione nel 2019, che si occupa di sensibilizzare sui temi del body shaming e della grassofobia, cercando di riportare i corpi non conformi al centro del discorso body positive, con particolare attenzione agli aspetti di fat acceptance e fat liberation.
Da un’idea di Chiara Meloni, che si occupa di illustrazioni, grafica e testi, e di Mara Mibelli, che cura i testi e i social media, il progetto e l’associazione hanno già all’attivo eventi e collaborazioni con altre associazioni e brand e sono comparse su testate e blog come Glamour, Elle, Il Corriere, Roba da donne, Il Mattino, Io Donna.
Chiara e Mara hanno pubblicato il libro “Belle di faccia: tecniche per ribellarsi a un mondo grassofobico” in cui evidenziano come la liberazione dei corpi grassi sia una questione femminista che ha poco a che fare con il self-love e molto con la giustizia sociale e la creazione di una società più inclusiva.
QUI una serie di video relative al progetto Belle di Faccia