Si è tenuto ieri presso il Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano l’evento benefico per la consegna dei Diversity Media Awards 2024, i premi che vengono assegnati ai personaggi e ai contenuti media che hanno contribuito a una rappresentazione valorizzante della diversità nelle aree genere e identità di genere, orientamento sessuale ed affettivo, aspetto fisico, etnia, età e generazioni, disabilità.
Questi premi sono assegnati da Fondazione Diversity ETS che, dal 2013 come Associazione e dal 2022 come Fondazione, è impegnata nel diffondere la cultura dell’inclusione, favorendo una visione del mondo che consideri la molteplicità e le differenze come valori e risorse preziose per le persone e le aziende.
Durante l’evento di ieri, Paola Cortellesi è stata premiata come Personaggio dell’anno “per aver trasformato il suo esordio alla regia con “C’e’ ancora domani” in un’occasione di potente sensibilizzazione in cui ha usato la sua notorietà per parlare della violenza di genere“.
Il Premio come miglior film è stato assegnato a “Io Capitano” di Matteo Garrone perchè “ha saputo catalizzare moltissima attenzione sul tragico destino che attende le migliaia di persone migranti che, durante i loro viaggi da diversi paesi africani verso l’Europa, incontrano la brutalità delle prigioni libiche e tunisine, la violenza di scafisti e trafficanti e l’ipocrita indifferenza europea”.
Tra i tanti riconoscimenti, che potete trovare QUI, spicca il premio come Creator dell’anno a Edoardo Mocini, Medico Chirurgo Specialista in Scienza dell’Alimentazione, per il suo impegno online nel combattere diet culture e grassofobia. Nella motivazione del premio leggiamo: “Edoardo Mocini rappresenta un tassello molto importante del lavoro di divulgazione che si compie nel panorama digitale rispetto al tema della grassofobia. Il suo impegno contribuisce a smantellare gli ancora fortissimi pregiudizi che ruotano attorno al tema del peso e della salute. Le discriminazioni e la colpevolizzazione che i corpi grassi subiscono sono fra le più resistenti e insite della nostra società“.
Molto interessanti anche i premi attribuiti all’informazione: Miglior servizio TG al TG3 (per il servizio “Famiglie omogenitoriali: la storia di due mamme, Sara ed Elisa” di Maria Chiara Grandis), Miglior Articolo Stampa Quotidiani a Il Sole 24 Ore (per l’articolo “La mancanza di fondi pesa sulle persone con disabilità” di Monica d’Ascenzo), Miglior Articolo Stampa Periodici a Io Donna (per l’articolo “Cari Boomers, impariamo a convivere” di Paola Centomo) e Miglior Articolo Stampa Web a Ilfattoquotidiano.it (per l’articolo “Della violenza sulle donne con disabilità conosciamo solo la punta di un iceberg. Manca il vocabolario culturale per raccontare le nostre vite” di Renato La Cara).
QUI potete trovare tutte le nomination e le motivazioni dei Diversity Media Awards 2024 nonchè il Diversity Media Research Report 2024
QUI potete trovare un approfondimento su Edoardo Mocini