Realtà virtuale ed educazione non formale

La realtà virtuale è senza dubbio uno strumento tecnologico importante anche per l’educazione non formale.

Lo abbiamo sperimentato personalmente durante il Training Course “We are alla Humans: Virtual Reality” da poco conclusosi a Moravec in Repubblica Ceca e coordinato dall’Associazione Brno For You.

Un’esperienza di realtà virtuale consiste nell’entrare in una simulazione generata al computer, in cui l’attrezzatura svolge un ruolo essenziale. Un Visore VR fornisce le informazioni visive e sonore sul mondo che l’utente sta esplorando, mentre miriadi di sensori e tecnologie traducono i movimenti della persona nel mondo virtuale.

Le immagini della realtà virtuale possono essere sviluppate a partire da immagini o filmati di luoghi reali oppure possono essere interamente generate al computer (CGI). Con queste due opzioni, la realtà virtuale consente alle persone di esplorare praticamente qualsiasi universo possibile, dalle strade di una città straniera alla superficie di un lontano pianeta immaginario [fonte Adobe].

Attraverso l’utilizzo di video girati dai partecipanti con telecamere a 360° e montati su programmi di ultima generazione ma soprattutto attraverso al consulenza di esperti del settore, abbiamo realizzato dei filmati che consentissero a chi guarda di vivere situazioni tipo della vita quotidiana di persone affette da malattie agli occhi, persone in carrozzina, o ancora persone con diverse abilità, affette da autismo etc.

Tutto ciò con lo scopo di usare la più moderna tecnologia per destrutturare tutti gli stereotipi che la società costruisce intorno a chi è diverso da noi e favorire l’inclusione.

 

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